La filastrocca del Pane

Caro Mastru,

ho scritto una filastrocca per il pane. Non c’è bisogno di tante spiegazioni, credo che bisogna scriverla ogni tanto una filastrocca, fa bene. Scriverla tenendo in mano qualcosa che hai fatto con le tue mani o qualcosa che ami. Si intitola: “Viva il pane”

 

Viva il pane 

Viva il nostro pane 

Viva il pane fatto con la farina vera

Viva il pane che possono mangiare tutti 

Viva il pane fatto con il grano della mia, ma anche della tua terra

Viva il pane di ieri e di domani, quello di oggi ancora è troppo caldo 

Viva il pane caduto per terra e mangiato, perchè è peccato 

Viva il pane di tutti, non solo quello dei poveri o quello dei ricchi

Viva il pane della madre 

Viva il pane tollerante 

Viva il pane spezzato e condiviso

Viva il pane impastato sempre così

Viva il pane con impasto sperimentale 

Viva il pane del giorno dopo 

Viva il pane con il companatico 

Viva il pane del deserto e il pane del bosco 

Viva il pane e viva l’acqua 

Viva il pane durante e dopo la fatica 

Viva il pane grazie alla fatica 

Viva il pane che non muore e che resiste 

Viva il pane che muore e che resuscita 

 

Viva il pane, perchè se vive il pane viviamo anche noi


Dedico questa filastrocca a tutti quelli che fanno il pane buono, il pane vivo ed in particolare al Mulino a Pietra “Monte Frumentario” della Cooperativa Sociale Terra di Resilienza.