Mastru, sono giorni difficili quelli che stiamo vivendo. Un virus dal nome COVID-19 ci ha intrappolati e ci ha fatto scoprire che siamo molto più vulnerabili di quello che pensavamo.
Sento il bisogno di andare a scovare qualche storia tra le Storie di Bottega. Ho avuto un richiamo dolce, proprio come quando si desidera una carezza, così è stato.
Dobbiamo farcele le carezze, anche se virtuali sono necessarie per uscirne “vivi”. Mentre restiamo in isolamento forzato proviamo a lavorare sul futuro. Uno dei vecchi cantieri che ho riaperto riguarda i dieci semi per il decennio che è appena iniziato e spero tanto che queste carezze mi aiuteranno a riflettere meglio.
#Comeunacarezza N28 (7 aprile 2020)
Concludo questa serie dedicata alle #Carezze con questa foto che ho scattato ieri sera. Una serie di pubblicazioni durata quanto un ciclo lunare.
Siamo in relazione con te dalla notte dei tempi. Sei nelle nostre teste, nei nostri progetti più innovativi, nei nostri calendari, nei nostri orti e nelle nostre poesie. Dolce compagna di vita dell’intera umanità.
Ti sento vicina ogni giorno eppure non ti avevo mai fotografato così. Sei ispirazione che Crea Racconta e Ricrea
#Comeunacarezza N27 (6 aprile 2020)
Crescono prima le persone
Mai come oggi è fondamentale mettere al centro la crescita delle persone, perché in un mondo che cambia così rapidamente sopravviveremo se sapremo adattarci. Nuovi modelli attendono di essere pensati ed organizzati e ancora una volta ci saranno le persone al centro
Abbiamo realizzato questo video durante un bootcamp sul Growth Hacking realizzato da Raffaele Gaito al SellaLab di Salerno
#Comeunacarezza N26 (5 aprile 2020)
Il Bambino che vuole colorare il mondo
C’è un bimbo che vuole colorare il mondo, oggi lo fa a casa, ma domani lo farà nel mondo. Ci sono i colori dei bimbi che spesso sono diversi dai colori dei grandi.
C’è da ridisegnare e ricolorare. C’è da ridisegnare e ricolorare. E noi, in tutta questa storia dobbiamo tornare bambini e dobbiamo ritornare a disegnare e colorare.
#Comeunacarezza N25 (4 aprile 2020)
La musica de Barbiere
Questa di stasera è una carezza “desiderata”. Manca tanto la musica del mio barbiere. La musica dei suoi arnesi, la musica dei suoi dischi e dei nostri discorsi.
Le cose più importanti che ci mancano sono quelle “normali” quelle alle quali diamo poca importanza, quelle che contano di più. Se è vero che lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni sarà straordinario riprendere il nostro cammino, da persone comuni.
#Comeunacarezza N24 (2 aprile 2020)
Ulisse
Quando ho realizzato questa intervista ero a New York e Tiziana Rinaldi Castro mi parlava di Ulisse come chiave di interpretazione del presente (e forse anche del futuro).
“Ulisse lo troviamo bisognoso di costruire una zattera per poter attraversare un mare in tempesta…ed in tutto questo viaggio la salvezza di Ulisse sarà negli altri..”
So poco del futuro men che meno del presente, navighiamo a vista e mi convinco sempre di più che la differenza la farà la nostra umanità.
#Comeunacarezza N23 (2 aprile 2020)
Occhi e filo azzurro mare
Stefania è una tessitrice. Al fianco del suo telaio in legno, attiva e rumorosa, una piccola stampante 3d sta producendo la fibbia di una nuova cintura, azzurra, come il mare e come i suoi occhi.
Una piccola bottega, che ha già iniziato a sperimentare processi di economia circolare e di riutilizzo di materiali di scarto di altre aziende.
Oltre ad essere una carezza, questa di Stefania è una storia con dentro un modello dal quale lasciarsi ispirare per ridisegnare pezzi di futuro.
#Comeunacarezza N22 (1 aprile 2020)
Silvia, il latte e i fiori
La storia di Silvia, il rapporto con il suo papà, la relazione con il latte e con i fiori.
Le esistenze e le attività dei nostri artigiani, agricoltori e piccoli imprenditori, saranno segnate da questo momento, ma la loro creatività e la loro tenacia ci salverà.
#Comeunacarezza N21 (31 marzo 2020)
Live alone
Mio caro, oggi ti racconto di una carezza fatta di luce, delicata e dolcissima luce; quella che Giuseppe Soldo fa entrare nel suo obiettivo e con la quale accarezza i soggetti di queste fotografie. “Live alone” per molti oggi è un ordine ma per molti altri è una condizione di normalità.
Una carezza fatta di attenzione, di dialogo, di dettagli non visibili agli occhi della superficialità con la quale ci nutriamo alla mensa della contemporaneità.
#Comeunacarezza N20 (30 marzo 2020)
Storia di un innesto
Un innesto è un fatto creativo, necessario, in molti casi, ma creativo. È una concessione che noi uomini ci permettiamo. Alterando e modellando le sorti di una pianta.
Ho sempre pensato che un uomo che innesta è un innovatore, uno che disegna il futuro per migliorare le condizioni di partenza, utilizzando gli elementi che ha intorno. Mixandoli tra loro, senza inventare nulla di nuovo, combinando.
#Comeunacarezza N19 (29 marzo 2020)
Gli occhi di domani
Occhi di domani, ne abbiamo? Non so, ma sicuramente ne abbiamo bisogno. Oggi ti propongo questo esercizio, se puoi fallo insieme ad un bambino o una bambina altrimenti cerca di far emergere il bimb* che è in te. Chiudi gli occhi e viaggia nei tuoi luoghi del cuore e chiediti che cosa ne sarà di quei luoghi e delle persone che li abitano fra cinque, dieci, o venti anni.
PS: questo video lo abbiamo girato nel 2012
#Comeunacarezza N18 (28 marzo 2020)
L’aquila e il cacciatore
La storia del rapporto tra una piccola comunità di montagna e l’aquila reale. La comunità si chiama Piaggine, l’aquila Giggina. La storia di una relazione tra due grandi predatori, la storia di due animali forti, o almeno apparentemente così sembrerebbe.
Nell’inverno del 1971 tre cacciatori trovarono un’aquila ferita in una trappola per lupi e la portarono viva, in paese, dove fu accudita per un po’ di tempo prima di essere liberata. Giggina fu privata della sua libertà. Un animale libero e forte come l’aquila, per circa due mesi, viene “imprigionato” in una stanza del comune, nutrito e accudito da tutta la comunità.
In questo documentario abbiamo raccolto i ricordi delle persone che hanno vissuto quei momenti e di coloro che li hanno solo ascoltati, ma che sono ugualmente legati a questa storia, anzi si sentono a pieno titolo parte di essa.
#Comeunacarezza N17 (27 marzo 2020)
Panta Rei
Conto i giorni con le carezze. Rivedo con occhi nuovi cose che avevo già visto e le rivedo facendole scorrere con più lentezza. Tutto scorre. La carezza che ho scelto per oggi è una carezza ma un po’ anche un pugno nello stomaco. Ritroveremo quello che avevamo lasciato solo se ne avremo lasciato sciolte anche le briglie. Tutto sta scorrendo e noi scorriamo con tutto il resto. La magia del tempo che rimane ma che non è mai lo stesso.
Amo le storie perchè mi danno la libertà di viverci dentro, perché contengono i dati e le informazioni necessarie. Amo le storie perché sono le barchette sulle quali saliamo nello scorrere di questo tempo.
#Comeunacarezza N16 (26 marzo 2020)
Il Barbiere e il Presidente
Ho aspettato un po’ per rimettere in mezzo questo video, l’ho visto e rivisto diverse volte in questi giorni e ogni volta mi fa pensare a quanta poca importanza diamo (o davamo, spero) al valore sociale delle nostre azioni. Mi fa anche pensare molto a quello che vorrò fare una volta che sarà finita questa tempesta, lavorare perchè l’esempio della Barberia de Giulio possa contaminare altri artigiani, altre attività, altri luoghi. Amo i luoghi che appartengono alla vita, quelli che permettono agli uomini e alle donne di celebrare e rinnovare la loro esistenza grazie alle relazioni.
Questo sarebbe stato il racconto della vita di una piccola e “umile” barberia di paese:
“Mario tutte le mattine apre la sua bottega in piazza Olmo a Cip. Si infila il suo camice e accende il suo stereo. La musica inizia a diffondersi nella piccola bottega del barbiere e i primi clienti iniziano a fargli visita, per radersi, o come ama dire Mario, per stare meglio, con se stessi e con il mondo.
#Comeunacarezza N15 (25 marzo 2020)
Forgia Mariella
Il suono della forgia modella i pensieri oltre che il ferro. Riscaldare il ferro per modellarlo per dargli un’anima, quello fa una forgia e il suo fabbro. Il rapporto ancestrale tra energia, calore e cambiamento è scandito dal ferro che batte un altro ferro. Giovanni e il Padre, Felice, discendono dal calore della forgia e nella loro umana delicatezza custodiscono il segreto per creare e ricreare bellezza.
Tra le cose che ho imparato parlando con Felice e Giovanni c’è l’importanza di adattare i ferri del proprio mestiere rispetto alle proprie esigenze. L’arte conservata nel tempo e che sfida il tempo, l’arte di modellare i pensieri e farli diventare oggetti, strumenti, congegni di un’esistenza umana.
Giovanni, nel video, tiene in mano un prototipo di chiocciola di ferro, un oggetto che in questi giorni avremmo dovuto celebrare nella prima edizione del Premio “Chiocciola di Ferro”. L’appuntamento con il premio è solo rimandato perché quando questa tempesta sarà finita avremo bisogno più che mai di riflettere sul senso del lavoro che facciamo e su come trasformiamo in bit in gli atomi.
#Comeunacarezza N14 (24 marzo 2020)
Le Storie dei nonni
Questo breve video della Maestra Bruna dedicato alle storie dei nonni mi fa pensare alle nostre storie. Quale traccia rimarrà di questo tempo a chi verrà dopo di noi? Come lo stiamo raccontando?
Come arriverà la nostra “corrispondenza” a chi verrà dopo di noi? Lo so oggi ti ho fatto troppe domande ti chiedo di essere clemente, è un periodo in cui ho poca voglia di dare risposte, soluzioni, provo a pormi qualche semplice domanda che mi aiuti a riflettere.
Ieri, leggendo una di quelle storie che arrivando dagli ospedali, i campi di battaglia di questi giorni, ho provato a immaginare le differenze con quella che ci ha letto la Maestra Bruna.
Le diverse condizioni, le diverse emozioni i diversi linguaggi che le compongono ma anche la profonda umanità che le rende universalmente straordinarie.
#Comeunacarezza N13 (23 marzo 2020)
La bottega di oggi e il territorio fatto di persone…
Caro Mastru, oggi compio 32 anni e la carezza di oggi, per me è anche un piccolo regalo, arriva dalla voce di una persona che stimo molto, il Dir. Biagino Limongi. La sua definizione di bottega, da quando l’ho ascoltata è diventata mia e provo a metterla in pratica ogni giorno. La bottega è sociale, è utile alla comunità nella quale vive, interagisce con essa. La bottega è democrazia.
#Comeunacarezza N12 / (22 marzo 2020)
L’immagine digitale non esiste
Roberto le carezze le fa con le fotografie, quelle che si toccano, quelle vere come dice lui. Si, perché per Roberto l’immagine digitale non esiste. Una bella provocazione non credi?
Mi sono lasciato accarezzare da questo racconto perchè mi appassiona il rapporto che Roberto, in questo caso, ha con gli strumenti del suo mestiere.
#Comeunacarezza N11 / (21 marzo 2020)
Luca e il viaggio dell’altalena
Mi sento un po’ pollicino nel lasciare queste briciole quotidiane. Stiamo percorrendo una strada e dobbiamo conoscere ed interpretare la strada che stiamo facendo. Ecco il senso di lasciare delle briciole lungo il percorso. La carezza di oggi l’ho scovata in una vecchia co-produzione realizzata con Luca Pellegrino. Il suo è un viaggio di scoperta che contiene anche un bel messaggio, per se e per coloro che lo seguono. L’altalena.
L’altalena è il gioco che ci allena allo slancio. Il gioco che per primo, quando siamo piccoli ci fa prendere il vento in faccia, ci tiene sospesi tra la fermezza della posizione di partenza e il punto in cui saremo in grado di arrivare.
Le briciole che sto lasciando lungo il percorso contengono informazioni utili, oggi sono carezze, domani saranno segni che mi aiuteranno a capire meglio la strada, per tornare, prendere forza e andare in avanti.
#Comeunacarezza N10 / (20 marzo 2020)
Sandro, la comunicazione è vita
Oggi, caro Mastru, ci doniamo una carezza di una persona speciale, Sandro Cartolano. Da lui abbiamo tanto da imparare. Dopo il grave incidente che ha subito, ha ripreso a vivere e grazie all’aiuto della sua famiglia non si è arreso, si è dato da fare, ha imparato di nuovo tante cose, anche le più basilari e con grandi limitazioni, diversamente da come lo faceva prima, con altri strumenti e con una visione nuova, di se stesso e della vita.
Sandro oggi si sta facendo strada con le sue doti di comunicatore, fa il consigliere comunale nel suo comune, dà una mano nell’azienda di famiglia e non perde occasioni per partecipare ad eventi e incontri dove può condividere la sua storia, facendo il volontario nella Protezione Civile e tante altre cose. Un tipo attivo insomma.
Questo video lo abbiamo girato insieme due anni fa, quando ho avuto l’onore di ospitare Sandro in Bottega per il suo tirocinio durante la tesi di laurea in Scienze della Comunicazione.
Qui trovi trovi qualche info in più sul percorso di Sandro
#Comeunacarezza N9 / (19 marzo 2020)
La Falce
Può una falce fare una carezza? Si, se la tiene in mano un Maestro della terra mentre ne racconta lo spirito ad un giovane ragazzo. Antonio e Michele, durante il #Campdigrano e Palio del Grano 2019 ci hanno regalato questa splendida conversazione.
La relazione, le generazioni che si confrontano e che generano un futuro a portata di uomo e a portata di mano.
#Comeunacarezza N8 / (18 marzo 2020)
(to and from) Ellis Island
In questi giorni mi è capitato spesso di tornare a New York con la mente. Penso al suo dinamismo, a tutta quella gente per strada, alla sua capacità di contenere le diverse tonalità di questa umanità. Penso a come sta affrontando questo momento, a come può essere vuota e spenta ma forse più riflessiva. Penso ai tanti italiani che sono lì, a Pietro, a Tiziana e a tutti gli amici di Bacas.
Ellis Island è la cosa più forte che ho visto a New York. Si, perché la cosa più forte dell’America non è la sua grandezza in assoluto ma la sua grandezza fatta di tante piccole grandezze. Un grande brodo nel quale bollono, si mescolano e si contaminano gli ingredienti del mondo globalizzato.
Questo è un piccolo video realizzato durante la mia residenza a NY ospite di Bacas ed è dedicato alla Ellis Island dentro New York, dentro l’America, dentro il Mondo.
Questo virus forse non ci permetterà di viaggiare come prima, ma di sicuro ci sta facendo capire quanto è importante saper scegliere le nostre mete e le relazioni che abbiamo con esse.
#Comeunacarezza N7 / (17 marzo 2020)
Pani Liberi
La carezza di oggi ha il profumo del pane. Ha il profumo della prima volta, non del primo pane mangiato ma del primo pane desiderato, impastato e infornato. Oggi che il pane per molti è uno scoglio al quale aggrapparsi e tenersi stretti. Oggi che torniamo a fare il pane con maggiore frequenza, dopo averne perso l’abitudine, dimenticati i gesti e forse anche il profumo. Il pane non ci nutre solo perché lo mangiamo il pane ci nutre anche perchè sappiamo che è la nostra radice. Dobbiamo però lavorare per un pane vero e libero.
Pani liberi l’ho girato lo scorso 25 Aprile ad Atena Lucana per “La Terra mi tiene”. La relazione con il pane, la prima infornata. Ho iniziato a chiedere “mi racconti la tua prima volta” perché ho visto che a coloro ai quali la rivolgevo brillavano gli occhi. Oggi il Montefrumentario e la Coop Terra di Resilienza per me e per molti rappresentano questa realtà e questa visione.
Se hai fatto il pane in questi giorni, in casa, in quarantena, ti andrebbe di postare qualche foto? Magari se lo hai fatto per la prima volta mi racconti come è andata? Cosa hai provato? Chi ti ha iniziato?
#Comeunacarezza N6 / (16 marzo 2020)
Polvere 1965
Sono giorni in cui siamo chiusi in casa, qualche mio amico mi ha detto che gli sembra di essere agli arresti domiciliari. La casa. Spulciando nella videoteca di youtube ho trovato questi due vecchi video che raccontano di quando, insieme al mio amico Giuseppe ci intrufolammo in una casa disabitata dal 1965. Che strano effetto pensare alla casa oggi ed alla casa di allora, che strano effetto fa pensare a questo nostro #iorestoacasa guardando questo video.
Il video del concept backstage
Una finestra si apre sulla quotidianità perduta, una quotidianità che fu antica e che d’un tratto divenne moderna. Il pensiero va subito alla quotidianità che abbiamo perduto e riconquistato in questi giorni. Abbiamo perso il tempo che avevamo ed abbiamo trovato un altro tempo.
Il video del corto
#Comeunacarezza N5 / (15 marzo 2020)
Pasquale, pescatore di storie
I giorni stanno passando, lenti, ma stanno passando. Oggi ci godiamo una carezza che profuma di mare, arriva dalla bella e verde Ischia. Rivedendo questo video ho sentito l’odore del porto dove abbiamo passeggiato quel giorno con Pasquale.
“Raccontare l’isola che è ma anche l’isola che vorremmo che fosse” in questa frase di Pasquale ho trovato tanto #CreaRaccontaRicrea. La responsabilità delle storie di raccontare ciò che è stato per contribuire a modellare le nostre idee di futuro.
#Comeunacarezza N4 / (14 marzo 2020)
Felice, bracciante agricolo
Oggi ho scelto la mano dolce di nonno Felice per farci accarezzare. Quanto mi ha fatto bene ascoltare di nuovo le sue parole. Una casa senz’acqua e senza i comfort quella che lo ospitava, insieme alla sua famiglia, negli anni subito successivi alla seconda guerra mondiale. Ho sempre sognato un mondo in cui riusciamo a produrre almeno una parte del cibo che mangiamo, il cibo è parte di noi e la nostra relazione con esso è parte del nutrimento.
Con Nonno Felice realizzammo questa piccola serie di contenuti per i suoi 104 anni, qui trovi tutta la playlist di Racconti di 104 anni di vita
#Comeunacarezza N3 / (13 marzo 2020)
Passi cente e fede
La carezza di oggi è di Graziano, rivedere questo video mi ha fatto pensare che dobbiamo scendere in profondità. Le opportunità del nostro tempo devono mescolarsi con quanto sappiamo di noi stessi e delle nostre comunità, con quanto conserviamo di esse e quanto abbiamo forza di continuare a rinnovare.
Penso che dovremmo imparare da una candela che brucia, senza distinzioni di fede, di razza e di cultura, dovremmo rinnovare, nella contemporaneità, i riti che ci hanno portato fin qui.
Credere nel futuro vuol dire illuminare il percorso. Procurarci le candele che ci servono non sarà un compito semplice, tenere la luce accesa è anche sacrificio. La Centa è sacrificio e spesso per rinnovarci e per andare avanti non ci vuole che quello!
#Comeunacarezza N2 / (12 marzo 2020)
Costruire la poesia
La seconda carezza di questa serie la affido alla mia bella e cara Maestra Bruna. In questi giorni sto dedicando molto più tempo alle mie figlie, non è un caso forse. A scuola ci faceva modificare, inventare, dipingere le poesie, si ce le faceva anche dipingere.
La #Scuola di domani dovrà conservare questo approccio, creare ambienti dove i nostri ragazzi allenino la capacità di ragionare, producano contenuti senza copia incolla e senza il timore di performare a tutti i costi. Fare inferenze, fare domande, avere dubbi ed avere curiosità. (Questo punto andrà ad arricchire la voce “scuola” nel post sui dieci semi per il decennio che è appena iniziato)
#Comeunacarezza N1 (11 marzo 2020)
La carezza di Michele
(questo post è in aggiornamento quotidiano)