Caro Mastru,
Oggi ti racconto una storia di bottega molto singolare. Una storia che custodisce e racconta ricreando. Si queste sono le storie di ricreazione che ci piace raccontare, perché come recita il sottotitolo di questo blog, a noi piace l’Italia che crea, racconta e ricrea.
Non voglio annoiarti con le mie premesse, prima di farti vedere il video che ho avuto la fortuna e l’onore di realizzare ti dico solo che Il Consorzio La Rada, in partenariato con la cooperativa sociale Stalker, la società agricola Epoca e l’associazione culturale Paideia Onlus, ha realizzato questo progetto dal titolo “Ponte 2020-2022”. Questo progetto promosso dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità – Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Salerno, si prefigge il reinserimento socio lavorativo di soggetti sottoposti a Provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
Mentre giravo il video c’è stato un momento esatto nel quale mi sono piacevolmente perso, quando Danilo, uno dei tirocinanti, ha detto “le piante e i frutti sono come gli uomini, cosa succede se lasci una pianta per vent’anni in una stanza chiusa al buio?”.
Abbiamo il dovere, come istituzioni, come persone singole, come imprese, come associazioni, di creare condizioni in cui le persone possano ricrearsi, possano trovare il modo di scrivere nuove pagine della loro storia.
Per il momento ti lascio, in bottega in questi giorni siamo alle prese con l’uscita del libro Alphabeta – Storie e segni, spero di parlartene presto.