I riti millenari fanno parte del nostro futuro.
A Graziano in questo periodo vengono commissionate le cente in onore di San Michele. Lui, intreccia le candele con il filo, ci mette i fiori e ne sceglie “il design”, costruendo Cente per il santo e forse un po’ anche per se stesso.
Le cente sono delle strutture votive realizzate con candele che vengono offerte ai Santi o alle Madonne. Sono molto diffuse ancora oggi in molti riti religiosi del centro e del sud dell’Italia. Realizzate a mano, possono assumere diverse forme, simbolicamente forti.
Una delle cose che sto imparando è che i racconti spesso generano un processo ciclico. Le storie delle persone sembrano ruotare su se stesse, apparendo a tratti uguali, ma con sfumature sempre diverse.
Oggi ti voglio riproporre un video, un video che ho girato esattamente un anno fa. Nulla è cambiato, tutto è cambiato.
Graziano lo sa fare perché lo ha imparato, lo sa fare perché lo fa da sempre, lo sa fare perché sogna di farlo per sempre. Imparare una cosa per replicarla e per renderla un fatto unico mi piace. Osservare un giovane che fa questo mi fa impazzire di gioia.
uMastru
vedi, non è solo questione di religione, far parte di una comunità è una cosa seria. Testimoniare la propria appartenenza ad una comunità ti fa sentire parte della comunità.
Graziano è un giovanissimo artigiano. La sua conoscenza è parte del nostro bagaglio di identità e di conoscenza, dobbiamo proteggerla. Dobbiamo proteggere le storie di tutti i ragazzi come Graziano, che in giro per l’Italia, custodiscono e rinnovano grazie alla propria opera saperi millenari.
Senza vergogna e con orgoglio. Con azioni apparentemente ripetitive, ma socialmente innovative, anche queste storie fanno parte dell’Italia che crea, racconta e ricrea per costruire senso e moltiplicare opportunità.
La forza sta nella relazione tra Graziano e il suo maestro Giuseppe Materazzi. Il rapporto tra generazioni che rinnova conoscenze millenarie, competenze che oggi definiremmo “non formali” e trasversali, che rappresentano lo strato di sostegno di una sedimentazione autentica.
Credo che la qualità del nostro futuro dipenda da quanto saremo in grado di portare con noi.
“Stavano andando perdute, così ho deciso di imparare” raccontare non basta, bisogna imparare a fare, per questo sono grato a Graziano.
Non perché mi abbia permesso di raccontarlo e farti vedere questo film ma perché questo racconto è vivo e si sta già rinnovando, proprio in queste ore, mentre ti scrivo, mentre leggi, un giovane artigiano di nome Graziano sta facendo una centa, perché si, ogni anno ritorna il santo e ci sono persone che rinnovano la propria fede anche attraverso il simbolo della centa, anche attraverso le mani di chi ha intrecciato quelle candele.
Quanti saperi millenari conosci che dovremmo portarci nel futuro?