Leggerezza, impegno e amore per fare della bellezza un moltiplicatore di opportunità.
Mio caro Mastru,
Leggerezza, Impegno e amore, tieni in mente queste parole per il momento e guardati questo video.
Mi piace creare contenuti per gli altri pensando che aiutano innanzitutto me a capire dove sto andando, quindi se scrivo questo post è perché ho bisogno di capire, di riflettere e di discutere. Partendo da considerazioni e riflessioni che hanno fatto altri, provando nel mio piccolo a stimolarne altre.
Rodolfo Baggio e Vincenzo Moretti ci hanno riflettuto sopra un bel po’ su come la bellezza possa essere una cosa importante nel lavoro che facciamo tutti i giorni. La bellezza come fattore di sviluppo.
Perché la bellezza è un premio? Perché di bellezza, come di tutti gli altri premi non si mangia ma si vive. Mi spiego. Il premio ci spinge a lavorare meglio, il premio ci fa vedere oltre le difficoltà, il premio ci motiva e ci incoraggia. Il premio è la bellezza perché la bellezza stessa è un premio.
Non è una questione di competizione. E’ una questione di soddisfazione.
Che tu faccia il falegname, l’imbianchino, l’ingegnere edile, il postino, lo sviluppatore informatico o il commerciale, la bellezza è il valore aggiunto oltre a quello che guadagni.
Pensare cose belle per fare cose belle non è così banale.
Le cose belle ci fanno stare bene due volte, quando le ammiriamo noi e quando le ammirano gli altri.
Per andare avanti, a questo punto, ho chiesto aiuto a tre miei amici artigiani che di bellezza se ne intendono. Di bellezza vivono.
Leggerezza
Per creare bellezza dobbiamo togliere, dobbiamo scolpire e tirare fuori l’essenza dalla materia prima che abbiamo deciso di lavorare.
Questo può succedere allo scultore, allo scrittore ed al progettista. Poco cambia dal punto di vista dell’approccio.
Ho chiesto aiuto a Fiorenzo, un artigiano del legno su questo punto.
Passione e amore
A chi si dedica tutti i giorni con passione a fare cose belle.
Adesso ti dico una cosa che potrebbe fare arrabbiare qualcuno, me ne assumo la responsabilità. La bellezza non si improvvisa, la bellezza si esercita ed è il risultato di tanta fatica.
In questo caso ho chiesto aiuto a Mastrodomenico che tutti i giorni crea i suoi sandali pensando di fare delle piccole opere d’arte
Impegno e dedizione
Un delle cose che amo è osservare le persone che continuamente fanno i conti tra l’usabilità delle cose e il gusto, lo stile, la bellezza. Perché in fondo, qualsiasi cosa che facciamo, dobbiamo sforzarci di farla bella si ma anche un poco utile.
Ho chiesto aiuto a Giovanni e Felice, artigiani del ferro.
Se come diceva Plotino – infelice è colui che non persegue il bello – allora credo che nelle nostre imprese, nelle nostre botteghe, nelle nostre scuole dovremmo impegnarci per avere persone felici, persone che perseguono il bello.
Lo scriverei in tutti i luoghi in cui le persone lavorano, studiano, fanno ricerca, creano e ricreano: Il premio è la bellezza.