Una lunga storia di mare

Caro Mastru,
salendo su una barca mi chiedo spesso chi l’ha costruita e perché. Chi costruisce barche è figlio dell’uomo che per primo prese un tronco e lo buttò in acqua. Chi costruisce barche crede che un ponte non basti, crede che ne servano tanti, talmente tanti che è meglio costruire qualcosa che diventi un nuovo ponte ogni volta che c’è da unire due o più punti. In questi giorni il documentario “Una lunga storia di mare”, dedicato alla vita di Agostino Lauro, viene proiettato in diversi festival. (Qui sotto ti incollo il trailer). Ne sono felice e non posso far altro che ripercorrere il lavoro di ricerca e di ascolto di storie che hanno portato me e il gruppo di lavoro allestito per l’occasione da AliLauro, a scoprire come Agostino Lauro abbia sognato una barca per unire Napoli alle sue isole. 
La storia di un imprenditore visionario che nel secondo dopoguerra ha “visto” l’opportunità di creare un ponte tra la città di Napoli e le isole di Ischia, Capri e Procida.

 

Nel processo creativo seguito per questa produzione siamo partiti dalle storie degli abitanti di Ischia, da coloro ai quali questo imprenditore ha cambiato la vita. Prima di lui andare da Ischia a Napoli era una viaggio “improvvisato”. Con lui, il viaggio diventa un’opportunità quotidiana, per lavorare, curarsi, varcare il confine naturale dell’isola non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente, divertirsi e innamorarsi. 

Cosa sarebbe successo se Agostino Lauro non avesse pensato di “costruire una barca”? Ma non solo nel senso della sua barca, di quella che oggi ha dato vita alla grande famiglia e alla grande flotta del Gruppo Lauro, intendo proprio se non avesse pensato all’opportunità di una barca per unire due punti.

Durante le riprese di questo documentario oltre a tante testimonianze “on the road” ho avuto l’opportunità di ascoltare i racconti dei nipoti di Agostino Lauro. A qualcuno di loro ho chiesto: perché vale la pena raccontare questa storia? Solo per una questione di marketing e di storytelling aziendale? 
Mi hanno risposto che no, vale la pena raccontarla perché per loro, prima per che per chiunque altro, è un esempio di coraggio, di dedizione e di visione. 
Perché si, nelle storie di imprenditori, artigiani, innovatori che hanno cambiato le cose, va cercato l’esempio, la lezione, quello che ci portiamo a casa, quello che la storia ha da insegnarci.

Ed ecco che anche la storia in qualche modo diventa una barca che unisce due punti, magari due punti di noi stessi che prima non riuscivamo a tenere insieme.

  • Franco Calise |

    Non ho visto il documentario che pero” dalla presentazione mi sembra molto interessante. Ho grande rispetto ed amminirazione per chi costruisce, ripara e si prende cura delle barche. Le barche sono un mezzo per approviggionarsi di cibo, superare il nostro isolamento e sono soggette alle incognite ed ai pericoli del mare. Onore ai vecchi pescatori che al mattino vendevano il pescato, ma anche ad imprenditori, pazzi, geniali e visionari ed anche un po’ pirati, come Agostino Lauro che ha rotto l’isolamento dell’isola d’Ischia.

  • Marco Calise |

    Un Grande Uomo che ha determinato la crescita di Ischia , un visionario . Grazie per averci fatto conoscere la sua storia .

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