Caro Mastru,
mi sono intrufolato nell’ultimo bootcamp sul Growth Hacking che Raffaele Gaito ha tenuto a Salerno, al SellaLab ed ho avuto la fortuna di trovare un bel po’ di imprenditori, startupper, artigiani digitali, designer di ogni tipo, insomma, gente che tutti i giorni prova a sbarcare il lunario con quello che sa fare.
Te l’ho detto, mi sono intrufolato, la mia è stata una giornata di ricerca. Se c’è una cosa che mi ha sempre affascinato è osservare le persone ingegnarsi per migliorare la propria condizione di vita. Il Growth Hacking mi sembra un bel tema, stimola le persone a fare sempre meglio nella loro attività. Ho trovato persone curiose e piene di energia, pronte a mettere in discussione tutto pur di creare condizioni migliori per la propria impresa, per il proprio business.
Ti porto un attimo nei miei ricordi:
Avevo otto, dieci anni, o giù di lì ed osservavo mia nonna fare il pane. Lei, la sera prima, rinfrescava la pasta madre, il lievito. Era sempre la stessa pasta madre, eppure non era mai la stessa. Faceva lievitare l’impasto di acqua e farina e questa magia si ripeteva ogni volta che mia nonna faceva il pane. Il pane cresceva grazie a quel lievito, grazie a quella pasta madre.
Cosa c’entra questa cosa di mia nonna con la crescita? Cresciamo anche perché osserviamo le cose del mondo crescere. Quindi mi piace pensare alla crescita come una magia ciclica, che ritorna sempre e che riguarda innanzitutto le persone.
Ritorniamo al bootcamp sul Growth Hacking. Ero lì con tutti questi startupper, designer etc etc ed ho passato qualche minuto con loro, chiedendogli, tra le altre cose, anche la loro personale idea di crescita. E’ stato bello riascoltare le loro storie ed ho tirato fuori questo video:
Vengo al titolo che ho deciso di dare a questo post. Crescono prima le persone.
Riflettiamoci bene. Le aziende sono fatte di persone e per far crescere le aziende devono crescere innanzitutto le persone. Il mindset, l’approccio, è una condizione di crescita. Questa condizione sembra non iniziare e non finire con una fase, un progetto o una scadenza. Sembra dover essere “installata” nella testa delle persone, nei processi, nelle azioni, nelle visioni.
La crescita poi è sociale, le persone per crescere devono essere in un ecosistema in cui ci sia umiltà, stima e rispetto del lavoro altrui. Competizione certo, ma sempre pensando alla crescita di tutti.
Il valore che le persone creano nella loro vita è parte della loro crescita, come dice Marco nel video crescere vuol dire “trovare il proprio posto all’interno della società”.
Le persone spesso crescono all’interno di un team. Si, sono le persone con cui lavoriamo che ci fanno crescere. Sono quelle che ci condizionano, ci stimolano, ci aprono a nuove riflessioni. Crescere all’interno di un team, di un gruppo di lavoro, oppure, diventare fattore di crescita e di stimolo per il proprio team di lavoro, portare il team in una condizione di crescita. Nel video mi è piaciuta l’espressione di Fabiana quando dice “sgretolare le proprie convinzioni e quelle del proprio team”.
Scrivo questo post dalla mia bottega, un luogo che ospita e che è parte di tanti processi di crescita, ma che non cresce se non grazie alle esperienze delle persone che lo vivono. Migliorare continuamente, quella è la crescita che dobbiamo alimentare.
A proposito, dai un’occhiata a questo TED di Carol Dweck
Chiudo (forse solo per ora) e penso al pane, penso alla sua lievitazione, penso al fatto che cresca grazie ad una pasta madre “senza tempo” e grazie alla costante e ciclica opera di chi lo impasta, inforna e sforna. Penso a quanto investiamo nella nostra crescita, penso a quanto dovremmo investire nel capire cosa vuol dire veramente crescere, per noi, per le nostre aziende, per la società in cui viviamo, per il mondo che ci ospita!