Qui si disegnano mappe da tre generazioni

Caro Mastru, che storie fantastiche che ci stanno capitando tra le mani. Da quando abbiamo lanciato questo blog stiamo conoscendo delle persone straordinarie, racconti che fanno stare bene, che ispirano tante nuove idee, attivando opportunità. Eccone una nuova, si Laura Ottaviani, di professione, ma prima ancora di passione, fa la Cartografa. Le ho chiesto di accompagnarci nella sua bottega, nella storica Cartografia Visceglia, seguimi se ti va.

J: Rappresentare il mondo in cui viviamo, renderlo “leggibile”, tradurre la grandezza in un linguaggio comprensibile a tutti, è questo che fanno un po’ le mappe, le carte geografiche. Non ti nascondo che sono un po’ emozionato, nella vostra bottega costruite carte geografiche, strumenti che da sempre orientano il cammino. Laura, Innanzitutto grazie per aver accettato, la storia della tua famiglia mi appassiona, mi ispira, mi fa pensare, apre a delle riflessioni che non pensavo possibili. Tre generazioni di cartografi e tu sei la coraggiosa che arrivata fino a noi fa i conti con una modernità. Un tempo, il nostro, che non lascia scampo se non lo si affronta con lo spirito giusto.

La vostra bottega è nata prima della seconda guerra mondiale. Già pensando a questo mi vengono i brividi.

L: La nostra attività è legata a tre generazioni che hanno creduto in questo progetto. Un’azienda di famiglia che ha fatto della cartografia non solo un lavoro, ma soprattutto una passione.

Vincenzo e Rosangela Visceglia anni '50

Vincenzo e Rosangela Visceglia anni ’50

La storia comincia con mio nonno, Vincenzo Visceglia, dopo una laurea in fisica e matematica presa alla Sapienza di Roma, inizia lo studio della cartografia della città di Roma, la prima pubblicazione risale al 1929. Dopo tanti anni di lavoro e di riconoscimenti, mia madre, ancora studentessa, inizia a collaborare con mio nonno e decide così, finiti gli studi, di affiancarlo nella sua attività. Anch’io sono entrata in azienda per dare una mano ai miei genitori, durante gli anni dell’università per poi collaborare a tempo pieno fino a diventarne nel 1993 la titolare.

Nonno Enzo Laura e Carla Ottaviani

Nonno Enzo Laura e Carla Ottaviani

Quando mio nonno morì nel 1971 io ero una bambina, ma ricordo esattamente la sua dedizione al lavoro e nello stesso tempo l’allegria e la sua gioia di vivere.

Forse alcuni suoi lati li rivedo in me.

Vincenzo Visceglia (Salandra 1903 Roma 1971)

Vincenzo Visceglia (Salandra 1903 Roma 1971)

J: Laura, mi hai detto che il lavoro del cartografo è un lavoro di bottega, un lavoro artigianale, spiegami meglio. Come veniva svolto il vostro lavoro e come si è trasformato nel tempo?

L: Il lavoro fino alla fine degli anni ‘90 veniva fatto completamente a mano, io ho iniziato negli anni ‘80 a “campire”  i lucidi per la preparazione della stampa. Praticamente riempivo le zone che poi sarebbero state stampate a colori, un po’ quello che adesso, con un secchiello, si fa su un programma di fotoritocco. I tempi di produzione erano molto più lunghi e complessi rispetto ad ora. Molti rimpiangono quei tempi, ma le nuove tecnologie hanno migliorato il mio lavoro. 

J: C’è un lavoro in particolare al quale sei particolarmente legata?

L: Forse la realizzazione della mia prima carta geografica con il computer, nel 1998. All’inizio ero proprio impacciata, non riuscivo a muovere il mouse per fare le linee, come ero abituata con la penna a china. Man mano ho iniziato a disegnare sia in vettoriale che modificare i raster delle carte geografiche su carta.

J: Quando, hai sentito forte l’urto della modernità? C’è stato un momento in cui hai capito che il mondo era cambiato per sempre?

L: Certo. Dalla guerra del golfo del 1990, le cose iniziarono a cambiare, ci fu un lento, ma inesorabile cambiamento, dovuto alle nuove tecnologie che da lì a qualche anno avrebbero cambiato definitivamente il nostro modo di produrre. Noi fornivamo con migliaia di copie tutte le maggiori  compagnie di autonoleggio italiane, fornendo le cartine cartacee in dotazione nelle auto. Dopo alcuni anni sono state sostituite dalla comparsa dei primi navigatori presenti nelle auto a noleggio.

Vincenzo Visceglia 1903 - 1971

Vincenzo Visceglia 1903 – 1971

J: Penso a quanto è diventato piccolo il mondo oggi, penso a Cristoforo Colombo ed alla scoperta di un nuovo mondo, penso ai cartografi della storia ed al loro valore. Chi sono i cartografi di oggi?

L: Purtroppo oggi, molti si improvvisano cartografi, perché pensano che basta un computer per disegnare una mappa. I veri cartografi ora sono una rarità, perchè molti utilizzano programmi vettoriali e di GIS (Geographic information system=sistema informativo computerizzato), ma non riescono a dare alla carta geografica quella bellezza data dal gusto della rappresentazione del territorio.

J: Pensi che il tuo mestiere si estinguerà?

L: Credo di no. Qualcuno dovrà pur disegnare i cambiamenti del territorio o annotare alcune tematiche specifiche per un determinato luogo. Cambieranno le tecnologie, d’altra parte si fa sempre più presente il 3D, ma il concetto di disegnare il territorio ed interpretarlo credo che rimarrà.

J: Sei una cartografa di terza generazione, anche questo mi fa venire i brividi, come fate a sopravvivere oggi?

L: Da alcuni anni oltre a fornire un servizio di cartografia conto terzi, ho aggiunto un servizio di personalizzazione delle carte geografiche e, grazie alla nuove tecnologie, riesco a disegnare ed a offrire alla nostra clientela non solo le mappe “su misura” (per argomento, colore e dimensioni), ma, grazie alle ultime tecniche di stampa, possiamo realizzare anche dell’oggettistica d’arredamento con le mappe. Abbiamo realizzato paralumi, tavoli, attaccapanni, e, tra alcuni giorni, usciranno anche delle sedie, tutto stampando direttamente su legno, forex, metallo e tanti altri supporti.

Laura Ottaviani CARTOGRAFICA VISCEGLIA 2018 - 1

Laura Ottaviani CARTOGRAFICA VISCEGLIA 2018 – 1

J: Nel 2015 il MIBACT dichiara l’archivio storico della Visceglia, di 110 ml, di interesse storico particolarmente importante.

L: Proprio dal riconoscimento del MIBACT ho iniziato a realizzare  un progetto che mi sta molto a cuore. La digitalizzazione dell’archivio cartografico Visceglia. Trattandosi di un archivio con “Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante” da parte del MIBACT, si rende necessario la fruizione dello stesso da parte del pubblico, ciò implica la digitalizzazione e catalogazione della raccolta di carte geografiche che attualmente è su supporto cartaceo.  L’intero patrimonio archivistico, infatti, vanta una superficie di 110 metri lineari, tra carte distese, arrotolate e piegate. Questo immenso patrimonio è rimasto di proprietà della famiglia fin dalla sua fondazione e conservato nella attuale sede aziendale.

Visto la necessità di inserirlo in un database per la consultazione, è indispensabile scansionare e catalogare l’intero archivio per renderlo fruibile. Per poter incrementare la produttività della CARTOGRAFICA VISCEGLIA, si rende necessario l’inserimento del database in un e-commerce dedicato, nella quale saranno presenti delle schede con dimensioni e prezzi per ciascuna cartografia, in modo da poter interessare un maggior numero di utenti rispetto a quelli attuali. Visto che l’e-commerce verrà pubblicato anche in inglese, si potrà così allargare la conoscenza di tale archivio cartografico ad un mercato internazionale, attualmente inesistente. Poiché il Made in Italy è molto apprezzato all’estero, si spera che con questa iniziativa si possa incrementare il numero di clienti interessati all’acquisto di carte geografiche Visceglia.

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Gli ambienti della cartografica Visceglia

Il segmento di mercato che si vuole ampliare è sia quello tecnico-scientifico (utilizzazione dei raster cartografici per le applicazioni GIS) che quello artistico-culturale (architetti, scenografi, interior designer). Se si considera che esistono nuovi social network specifici nel campo dell’arredamento (HOUZZ ad esempio) che hanno un numero ragguardevole di utenti (si parla di circa 30 milioni di utenti al mese a livello mondiale) si ipotizza la possibilità di incrementare le vendite, visto la peculiarità delle cartografie presenti nell’archivio.

J: Ti ringrazio per averci raccontato la storia delle tua famiglia.

Oggi apriamo una mappa con un click. Senza pensare al suo valore, alla sua complessità. Da sempre, l’uomo, fa i conti con la propria capacità di creare strumenti che possano guidarlo. Le strade del mondo sono tante e l’uomo è sempre troppo piccolo nel suo viaggio. La tecnologia ci permetterà di avere rappresentazioni della realtà sempre più fedeli, mappe sempre più evolute e coinvolgenti. Dovremmo preservare lo spirito del cartografo, potenziarlo con quanto di meglio abbiamo oggi a nostra disposizione. Le mappe, si trasformeranno con noi, ma saranno sempre lì a raccontarci e ad accompagnarci.

cartografica Visceglia - sala della Geo arte - Roma anni '40_cover

cartografica Visceglia – sala della Geo arte – Roma anni ’40_cover

Per approfondire ulteriormente puoi leggere anche questo post su Archivitaliani.it

 

Le fotografie utilizzate sono state gentilmente concesse dalla Cartografica Visceglia.