Impastare, imparare, maturare (e poi di nuovo)

L’artigiano vero impasta, impara e matura ogni giorno, uscendo continuamente dalla sua zona di comfort.

“Ad un certo punto è scattata la scintilla. Avevo tanta voglia di fare la pizza ma ero frenato, perché non ero preparato, non avevo studiato, avevo bisogno di maggiori conoscenze tecniche.”

Mio caro Mastru,

ci sono un bel po’ di cose importanti nella storia di oggi. Alcune te le dirò palesemente, altre invece le lascerò in sospeso, aperte alla tua interpretazione.

Michele è un artigiano di successo, uno che nella sua vita ha imparato che le cose bisogna farle per bene per fare crescere, per farle maturare. Il suo racconto mi ha ispirato la riflessione di oggi.

Ci sono tre cose che ho tirato fuori dalla storia di Michele, tre verbi che secondo me vale la pena tenere in considerazione. Tre verbi vengono declinati da sempre nelle storie degli artigiani del mondo, tre verbi che rendono straordinario il nostro rapporto con le cose che facciamo e con il perché le facciamo. Seguimi.

Adesso è tempo di ascoltare il racconto di Michele, poi se vuoi, se ne hai ancora voglia rifletti insieme a me.

#Impastare

Fare le cose è la condizione necessaria per imparare a farle. Prendere farina e acqua e lievito e sporcarsi le mani è il modo migliore per partire. Sai che verrà fuori “un impasto” ma non lo hai mai fatto, lo sai perché lo sai, non perché te lo abbiano insegnato ma perché sei nato in un posto in cui c’è qualcuno che impasta farina, acqua e lievito per farti mangiare.

“mentre studiavo come perito elettrotecnico lavoravo per recuperare un po’ di soldini e quindi, durante l’estate, o si faceva il cameriere oppure si doveva trovare qualcosa di diverso ma sempre legato alla ristorazione. Mi misi a fare l’aiuto pizzaiolo”.

Mettere la mani in pasta, senza aver studiato può essere un problema, in alcuni casi. Potrebbe essere anche una grande modalità di apprendimento. Ammesso che ad un certo punto ci si renda conto che bisogna anche leggere, studiare e ascoltare chi è più bravo.

#Imparare

Dopo aver messo le mani in pasta, come racconta Michele, puoi arrivare fino ad un certo punto con l’istinto e con la sola pratica, dopo un po’ hai bisogno di studiare, di osservare chi quel lavoro lo fa da sempre, di fargli domande, di seguire dei corsi, di leggere.

Imparare vuol dire “governare il processo” vuole dire riuscire a gestire le fasi del processo.

Acquisendo più informazioni e mettendo questo lavoro dentro alla pratica quotidiana “dell’impasto” nulla è più come prima: la farina sembra essere un’altra cosa, l’acqua acquisisce un valore diverso, il lievito inizia ad avere delle peculiarità, le quantità e le varietà di alimenti che utilizziamo non sono più dei dettagli.

“Questa voglia di imparare mi ha fatto venire una grande voglia di confrontarmi con i miei colleghi e così mi sono messo a competere con molti miei colleghi molto bravi

Questo mi ha fatto migliorare. Ho capito che la formazione mi ha fatto tanto bene e il confronto con gli altri pizzaioli mi fa soltanto bene.”

Il confronto con gli altri, anche in una logica competitiva, ci permette di imparare tanto.

Uscire dalla propria zona di comfort è una condizione necessaria per imparare e per avviare un processo di maturazione.

#Maturare

Mio caro Mastru, quando sei entrato per la prima volta nella bottega dove hai iniziato a lavorare da giovane eri bravo come adesso? Non credo proprio. Nemmeno Michele lo era. E’ impastando acqua, farina e lievito con tanto studio che è iniziata la maturazione di Michele.

Il valore è nella reiterazione di questi tre elementi. Impastare, imparare e maturare non dovranno mai slegarsi, un vero artigiano, un vero maestro artigiano, impasta, impara e matura ogni giorno.

Oggi il maestro Michele Croccia, accoglie nella sua bottega decine di giovani aspiranti pizzaioli, che da ogni parte d’Italia vanno da lui per imparare a fare la pizza. Se davvero vogliono diventare dei bravi pizzaioli, dovranno, impastare e maturare mettendo a frutto quanto imparano da Michele.

Sogno un’Italia in cui i maestri artigiani mettano a disposizione di allievi volenterosi la propria conoscenza, sogno un’Italia che impasti, impari e maturi ogni giorno.